Oggi vi parlerò della festa più importante di tutte nello Yoga: Guru Purnima (la luna piena del Guru).
È una festa spirituale che ricorre il primo giorno di luna piena (Purnima) nel mese di Ashadha आसाढ़ (giugno-luglio), festa che da millenni in India celebrano i discepoli che seguono un cammino spirituale sotto la guida di un Maestro.
Nel 2023 cade il 3 luglio.
Purnima è un termine che in sanscrito viene utilizzato con riferimento alla luna piena, e che simboleggia anche una mente piena di gioia, mentre la parola «guru» गुरु ha questo significato che da sempre mi affascina: “colui che dissipa l’oscurità”.
La figura del Guru nella vita spirituale dell’India, e nello Yoga, è fondamentale; vi cito come riferimento l’Advayatāraka Upaniṣad (अद्वयतारक-उपनिषद् ), una delle Upaniṣad – i testi di commento o aggiunta ai Veda – dedicate allo yoga, per illustrarvi il significato.
In questo testo si spiega che ‘la sillaba gu indica l’oscurità, la sillaba ru indica colui che la disperde, per via della qualità di disperdere l’oscurità, il guru è così chiamato’; una immagine secondo me molto potente e suggestiva.
In India il Guru è colui che “dissolve l’oscurità mostrando la luce” ed è una persona che è in grado di trasmettere la luce della conoscenza.
Quindi Guru Purnima è la luna piena dedicata ai maestri della vita, e simboleggia l’eliminazione di tutte le tenebre della mente e l’apertura alla luce della coscienza.
Il giorno sacro associato a questa festa si riferisce al momento in cui Shiva o il primo yogi ha trasmesso la conoscenza delle scienze yogiche ai suoi devoti.
I primi discepoli a ricevere questa conoscenza furono i Saptarishi, i Sette Saggi, che poi ne fecero dono al mondo intero.
Questa celebrazione appartiene alla cultura induista, ma per il suo significato può essere condivisa da tutti poiché ognuno la può offrire a qualsiasi vero insegnante, indipendentemente dalla religione o credo. È una festa in onore dei maestri, siano essi guru spirituali, maestri accademici o altro.
È una celebrazione delle persone che abbiano scelto come guide da seguire nella nostra vita, alle quali siamo grate e devote.
Personalmente amo questa festa poiché siamo chi siamo anche grazie a tutti i maestri che abbiamo incontrato nella nostra vita, a quelle persone che ci hanno trasmesso il loro sapere, compresi coloro che ci hanno fatto vedere come non vorremmo essere mai. Perché è importante avere la consapevolezza che tutti ci portano un insegnamento, nel bene e nel male; sta a noi accoglierlo.
Per questo motivo, oggi ti invito a prenderti qualche minuto per celebrare con gratitudine i tuoi maestri, le persone che ti hanno guidata nella vita, quelle che hai scelto come faro da seguire.
Per farlo puoi seguire questo semplice e suggestivo rituale:
#1. Prepara un foglio di carta piegato in due, una candela e dei pennarelli.
#2. Siediti in una posizione comoda ed accendi la candela.
#3. Chiudi gli occhi, prendi alcuni respiri profondi e poi inizia a richiamare alla mente i maestri che sono stati significativi nella tua vita.
#4. Ora scrivi all’interno del tuo biglietto i nomi dei maestri che vuoi ringraziare.
#5. Nella copertina del biglietto scrivi grazie, e mentre lo fai senti la gratitudine nel tuo cuore.
#6. Ora puoi decidere se conservare il tuo biglietto, oppure bruciarlo
Il fuoco è purificazione nella trasformazione e in questo caso se sceglierai di bruciare il tuo foglio, invierai gratitudine verso i tuoi maestri e sperimenterai il non attaccamento, consapevole che il loro compito è quello di trasmetterci conoscenze, per poi camminare con le nostre gambe nella vita.
Io oggi dedicherò del tempo di raccoglimento per ringraziare i miei maestri, anche inconsapevoli, della mia crescita fino a qui, in questa vita così preziosa.
Fammi sapere nei commenti se conoscevi questa festa, se già la festeggi, se ti piace, leggo tutto con grande interesse!
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